Pubblicato su politicadomani Num 88 - Febraio 2009

Cgia Mestre
Centralismo e fiscalità a confronto
Il punto della situazione e il commento del segretario della Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre

 

Il 77,7% delle entrate tributarie va all'Amministrazione centrale e solo 22,3% agli Enti locali. È quanto emerge da una elaborazione della Cgia di Mestre, che ha messo a confronto le entrate statali e quelle locali di Italia, Francia, Spagna e Germania.
Secondo lo studio, l'Italia è il Paese con il più alto tasso di centralismo fiscale in Europa. In pratica a fronte di 459,8 miliardi di euro di entrate tributarie totali registrate nel 2007, ben 357,1 vanno all'erario e solo 102,7 miliardi alle amministrazioni locali. Se con spagnoli e tedeschi non c'è confronto, merita un chiarimento la situazione della Francia. I transalpini, sottolinea la Cgia, presentano una specificità non riscontrabile negli altri Paesi per quanto concerne il sistema pensionistico.
Mentre in tutti gli altri Stati presi in esame la previdenza è sostenuta attraverso il versamento contributivo fatto dagli occupati, in Francia è la fiscalità generale a finanziare il sistema. “La cosa che ci preoccupa di più - afferma il direttore del Centro studi della Cgia Giuseppe Bortolussi - è che dalla lettura di questi dati emerge una corrispondenza lineare tra il livello di centralismo e la pressione tributaria. Ovvero, la quantità di imposte, tasse e tributi che i contribuenti versano in percentuale del Pil è direttamente proporzionale al grado di centralismo fiscale”.
Infatti, a fronte di un gettito fiscale che va al centro, pari in Italia al 77,7%, subiamo una pressione tributaria del 29,9%. La più alta tra i paesi messi a confronto. La Germania, invece, che presenta un gettito fiscale nazionale del 49,4%, ha una pressione tributaria solo del 24%. Idem la Spagna. A fronte di una percentuale di entrate centrali pari al 55,6% registra una pressione tributaria del 25,1%.
Solo la Francia è un po’ in controtendenza rispetto ai tre Paesi appena analizzati. Pur avendo un'autonomia impositiva degli enti locali più contenuta della nostra presenta, però, una pressione tributaria del 27 %. Ben più alta di quella tedesca e spagnola ma più contenuta di quasi 3 punti rispetto a quella italiana. I transalpini, pur avendo uno stato centralista, hanno però una pubblica amministrazione più virtuosa, più efficiente e meno costosa, ad esempio, della nostra.
“A fronte del risultato emerso da questa elaborazione - conclude Giuseppe Bortolussi - è necessario approvare in tempi brevissimi la legge sul federalismo fiscale. Solo trattenendo sempre più sul territorio le risorse erogate dai contribuenti e avvicinando i centri di spesa ai cittadini, si può rispondere meglio alle esigenze di questi ultimi rendendo gli amministratori locali più responsabili e più virtuosi. Tutto ciò con l'obbiettivo di abbassare il carico fiscale generale e conseguentemente migliorare i nostri conti pubblici”.

[Fonte: Adnkronos, 25 gennaio 2009]

 

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